Arrampicate sportive ed alpinistiche ad Arco nella Valle del Sarca
 

CORONAVIRUS - CHE COSA SUCCEDERÀ DOPO LA CRISI?



Riflessioni di Heinz Grill



Nell’alpinismo abbiamo i più bei esempi di una capacità importante: l'autoresponsabilità e la responsabilità sociale - verso l'ambiente e verso gli altri. È chiaro per un arrampicatore che non può far cadere sassi che colpiscono poi altre cordate. In generale si deve dire: la responsabilità non può essere un compito del comune o dello stato.

Qual è la responsabilità in differenti ambiti nella nostra vita quotidiana? In questo momento lo stato ci fornisce gli argomenti ogni giorno e noi siamo come pecore nella stalla. Se continuiamo con questa quarantena ristretta, senza movimenti e senza respiri ampi, senza contatti e lontani da immagini della natura, i danni per la salute diventano sempre più gravi.

I polmoni sono gli organi che portano l'aria all'interno e anche all'esterno. Si può dire che questi organi collegano ogni essere umano con il grande spazio esteriore, perché l'aria non appartiene solamente ad un singolo essere, piuttosto riempie tutto il mondo vivente e non fa nessuna distinzione.

Se lo stato dirige tutte le regole, il singolo individuo non può trovare la sua autoresponsabilità e neanche la giusta relazione con gli altri. Sarebbe un passo coraggioso, quello di iniziare con una buona autoconsapevolezza, autoresponsabilità e autodeterminazione.

Mahatma Gandhi ha sviluppato la non-violenza come ideale per tutto il mondo
Mahatma Gandhi (1869-1948) ha vissuto ed è morto per la sua convinzione religiosa e politica.


Mahatma Gandhi, il grande politico indiano, ha insegnato il concetto della non-violenza che si chiama ahiṃsā. Una volta, questa ahiṃsā era una disciplina soprattutto per ogni individuo che ha praticato lo Yoga. Gandhi ha portato questa idea di ahiṃsā al popolo. Una ribellione contro le regole dello stato non è fertile, ma se tutti cominciano con una buona disciplina a sviluppare ogni giorno una buona responsabilità in ogni ambito della vita, le regole dello stato non possono più creare un caos, come sta succedendo attualmente.

Un'esperienza personale mia: ho camminato sulla strada nel bosco, che attualmente è proibita nel comune dove vivo, per allenare le gambe e il sistema cardiaco. Un poliziotto mi ha raggiunto e voleva farmi una multa. Ho risposto: „non posso contagiare neanche una volpe, perché piove e non c'è nessuno. Prendo la responsabilità per la mia salute e anche per la salute degli altri, perché una passeggiata come questa è ragionevole“. Regole e ragione erano gli argomenti della nostra discussione. Il poliziotto era gradito del dialogo e ha detto: „se tutte le persone prendessero la responsabilità per le loro attività e i loro contatti, la vita sarebbe meno costretta e più sana“.

Nelle montagne siamo responsabili per noi e anche per altri. Per il futuro dobbiamo trasmettere questa idea della responsabilità a tutta la vita sociale e dobbiamo aprire le finestre e le porte con ragione e sapienza. La cosa migliore che possiamo fare per i nostri polmoni è darli una buona aria di contatti ben sistemati e di gestire una vita non priva di contatti, ma neanche con contatti superficiali o senza coscienza.

Chi siamo? Non abbiamo un grande amore per la nostra libertà?